Il cammino spirituale non è un passatempo, non è un gioco, un hobby o qualcosa a cui ti dedichi quando non hai altro da fare, dopo tutti i tuoi impegni, magari la sera per circa 10 minuti ritagliati tra la cena e la nuova serie tv.
Il cammino spirituale non è una moda, una tendenza del momento o uno strumento per poter appartenere ad un gruppo e non sentirsi soli.
Quando ci si mette in cammino spesso ci si sente molto soli, successivamente si incontrano persone che stanno procedendo nella nostra stessa ricerca e potranno farci compagnia per un breve oppure lungo tratto.
Quando si intraprende il cammino spirituale lo si fa per esigenza, diventa un bisogno primario; procurarsi il nutrimento per l’anima, così come lo si fa per il corpo!
Ogni quanto tempo mangi? Bevi? Respiri?
Con la stessa frequenza devi alimentare la tua anima, o meglio il percorso che essa deve fare per ricordare la sua origine e tornare alla fonte.
Se pensi di cavartela con una meditazione di tanto in tanto ancora ti sfugge che meditare non significa stare seduti in silenzio a recitare mantra.
Certo, momenti di silenzio e raccoglimento fanno bene e sono di grande aiuto per potersi muovere in un mondo così frenetico e per niente strutturato per favorire la crescita spirituale.
Potremmo affermare che in quei momenti ti ricarichi per poter “camminare spiritualmente” nel mondo soprattutto durante il resto della giornata.
Il cammino spirituale richiede costante presenza, impegno, dedizione assoluta e un certo grado di ostinazione.
Ogni ora di ogni giorno della tua vita devi imparare l’arte del non lasciarti distrarre da tutto ciò che ti viene proposto proprio perché tu rimandi all’infinito la tua ricerca e ti immerga continuamente nella materia senza porti domande.
Ogni ora di ogni giorno della tua vita devi essere completamente presente a te stesso per ricordare chi sei e la tua missione divina nonostante le notizie alla radio, in tv, le vetrine dei negozi, le scarpe, i vestiti, la palestra, la pizza e tutto il resto.
E non sto dicendo che ti devi estraniare da tutto questo, non avrebbe senso vivere come un eremita perché la vera sfida è riuscire a discernere e guardare oltre l’apparenza della superficie per cogliere il significato nascosto dietro a tutto ciò che si muove nella vita di tutti i giorni.
La vera sfida è stare in superficie in modo profondo, riuscire a vivere con leggerezza proprio grazie alla profondità…..eh si…può sembrare un paradosso, ma se ci pensi bene, non lo è.
Ogni giorno, mentre ti muovi nel tuo mondo fatto di lavoro, famiglia, amicizie, osserva con gli occhi dell’anima il tuo collega “antipatico”, il tuo superiore “tiranno”, il tuo compagno che tende a controllarti oppure a delegare su di te tutte le responsabilità, le tue amiche “invidiose” oppure gentili……..insomma osserva dal punto di vista dell’anima e cerca di cogliere il messaggio per te per agire nel modo più adatto alla tua crescita e a quella dell’altra persona.
Prendi atto delle tue debolezze, non giudicarle, accoglile dicendoti “ok, su questo ci devo lavorare….alla prima occasione mi metto in moto e lo affronto!” e vedrai che ti verranno fornite molte occasioni che non dovrai farti scappare.
Tieni presente che più camminerai e più ti si presenteranno prove, perché non vale il luogo comune secondo il quale: “Siccome mi sono dato tanto da fare verrò ricompensato con una vita più serena e senza sfide”.
Piuttosto, siccome ti sei dimostrato un allievo volenteroso e che si impegna, siccome hai già superato molte prove te ne arriveranno altre, più sfidanti e questo non accade per una sorta di accanimento da parte dell’universo, altrimenti potresti erroneamente considerarla una punizione.
Le nuove e più difficili prove si presenteranno a te perché sei in grado di affrontarle e superarle, dal momento che sei già nel tuo percorso.
Il vero allievo si muove nel mondo alla ricerca dei segnali e delle prove da affrontare, come Pollicino segue le tracce lasciate dalle briciole e non si lascia distrarre da nulla, meno che mai dal suo ego.
Ma tutto questo sta per finire, la ruota del Karma, come strumento evolutivo del nostro pianeta non avrà più ragione di esercitare la sua funzione per chi, invece di nascondersi tra le distrazioni della materia, si è messo in cammino volontariamente con grande impegno.
Lascia che ti dia un suggerimento….ogni tanto elevati dalla tua posizione e osserva il grande gioco della vita, osserva le pedine, le prove, gli ostacoli, le volte che ti è toccato tornare indietro, ripartire da capo…..ebbene sì…sembra un po’ il gioco dell’oca!
Ed è importante avere la consapevolezza che tu non sei il personaggio sul tabellone, stai interpretando un ruolo, sicuramente scelto con precise intenzioni che ora fatichi a ricordare.
E mentre procedi nel gioco acquisisci sempre più consapevolezza di chi sei, perché stai partecipando, quale sia l’obiettivo finale e soprattutto
QUALI SONO LE REGOLE!
Ecco la vera differenza tra chi è in cammino e chi no…..conoscere le regole del gioco e sfruttarle a proprio vantaggio!
Se ciò non accade vivrai la tua vita in balia degli eventi, che non avranno alcun senso per te se non quello della sfortuna, la tua coscienza vivrà nell’oblio delle molteplici distrazioni e tu sarai costretto a ripetere il gioco all’infinito, lamentandoti costantemente di una vita “che fa schifo”, “succede tutto a me” e così via.
Sappi che se deciderai di intraprendere il tuo cammino sarà più impegnativo di un lavoro perché non ci saranno pause, ferie o permessi. Ci saranno però tante soddisfazioni, tanta gioia, tanto amore che potrai dare e ricevere!
La tua energia cambierà di qualità e anche senza profferire parola le persone sentiranno che con te si sta bene e ti chiederanno come fai.
Ti chiederanno quale sia il tuo segreto, perché non hai paura, perché non ti arrabbi.
In realtà in quanto essere umano proverai tutte le emozioni, incluse quelle di più bassa frequenza, ma saprai lasciarle andare perché il punto di vista elevato (dell’anima) dal quale osservi la vita ti consentirà di trovarti alla giusta distanza per non rimanerne invischiato.
Come accade con le sabbie mobili, quando vivi determinate emozioni, più ti dibatti e ti agiti e più vieni immobilizzato e trascinato verso il basso.
Il cammino spirituale, una volta intrapreso, non può essere interrotto o cancellato….indietro non si torna….si può solo procedere in avanti più o meno velocemente.
Una volta imparato a leggere e scrivere non si può tornare analfabeta, nemmeno se è ciò che desideri, nemmeno se credi che sia meglio così. La tua anima non lo crede e si impegna moltissimo perché tu proceda.
E’ un cammino solitario, nel senso che ognuno ha il suo e nessuno può percorrerlo al posto di qualcun altro, perderai amicizie, cambieranno tante cose, ma è un cammino di gioia e conquiste, durante il quale potrai incontrare molte anime come la tua e ci si potrà supportare a vicenda condividendo gli strumenti acquisiti.
Il cammino è una sorta di entità a sé stante, se tu lo imboccherai provvederà a te in ogni momento, ti fornirà gli strumenti di volta in volta, ti condurrà verso le persone giuste e si dipanerà davanti a te in modo inequivocabile trasformandosi nella sua stessa ricompensa.
Potrà essere un cammino difficile a volte, molto semplice altre volte, ma soprattutto riuscirà a dare un senso a se stesso….quindi piuttosto che chiederci quando, dove, come raggiungeremo la vetta…..lasciamoci portare con una delle più grandi e potenti chiavi che abbiamo LA FEDE in qualcosa di più grande di noi!
La fede che tutto abbia un senso, che tutto accada per un motivo preciso e che presto ricorderemo dettagli che lentamente, mentre si procede, si palesano ai nostri occhi interiori!
Buon cammino viaggiatore! Che la fede, l’amore, la determinazione e la gioia siano sempre con te!
Con amore e luce, sempre.
Silvia Crisci Spiritual Trainer
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